mercoledì 6 febbraio 2013

Newsletter PRC n. 213


Newsletter PRC n. 213

Syriza farà come la Germania federale

di Alexis Tsipras Febbraio - 06.02.131953. La Repubblica federale tedesca (Rft) è schiacciata dal peso del debito pubblico e minaccia di trascinare nel gorgo anche gli altri paesi europei. Preoccupati per la propria salvezza, i suoi creditori - tra cui la Grecia - prendono atto di un fenomeno che può essere una sorpresa solo per i liberisti: la politica di «svalutazione interna», cioè la riduzione dei salari, non assicura affatto il rimborso degli importi dovuti, anzi. Riuniti a Londra in un vertice straordinario, 21 paesi decidono di rimodulare le pretese. Tagliano così del 60% il valore nominale del debito cumulato dalla Rft, garantendole una moratoria di cinque anni (1953-1958) e un termine trentennale per il rimborso delle somme dovute. Stabiliscono anche una «clausola di sviluppo» che autorizza il paese a non destinare al debito più di un ventesimo del suo reddito da esportazione. L'Europa segue insomma il corso opposto a quello inaugurato con il trattato di Versailles (1919), gettando le basi per lo sviluppo della Germania Ovest nel dopoguerra. Leggi tutto

Il rompicapo del voto utile

di Michele Ainis - 06.02.13Sui cieli della campagna elettorale volteggiano promesse, favole, miraggi. Normale: non si raccontano mai tante bugie come prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia, diceva Bismarck. Ed è altrettanto normale, in questi casi, che ciascuno punti l’indice contro la menzogna altrui. Ma c’è invece un assioma che trova sempre d’accordo almeno un paio fra i contendenti. E non si tratta più di blandire l’elettore, quanto piuttosto d’intimargli un altolà. Voto utile, ecco il suo nome di battaglia. Insomma, attento a dove metti la tua croce sulla scheda, altrimenti sprecherai la scheda. Così ripetono all’unisono Bersani e Berlusconi, nemici nell’urna, alleati nell’assioma. Lì per lì, non fa una grinza. Specie con questa legge elettorale, dove chi ha un voto in più dell’avversario s’accaparra il 54% dei deputati. Leggi tutto

Bersani-Monti e il suicidio politico di Sel

Giacomo Russo Spena - 06.02.13
Bersani e Monti. Monti e Bersani. Come lo scrivi, lo scrivi non cambia nella sostanza: dopo il voto ci sarà un’intesa tra centrosinistra e Terzo Polo, i cosiddetti moderati. Lo richiede Re Giorgio Napolitano, lo impongono i mercati (o almeno così si dice), lo reclama l’Europa e soprattutto lo impongono i numeri al Senato, causa un Porcellum diventato legge elettorale nel 2005. Da quel momento diverse maggioranze si sono alternate senza modificarlo minimamente fino alla pagliacciata conclusiva di affidare al leghista Roberto Calderoli l’idea di “abbozzare” una nuova legge elettorale. E chi è ovviamente Calderoli? L’artefice del Porcellum! Tutto torna. E così la norma che era stata creata ad hoc da Berlusconi per garantire l’ingovernabilità è tutt’ora in vigore, forse per il Pd non era così prioritaria modificarla. Ad ognuno il suo Super Mario: a Bersani Monti, a Berlusconi Balotelli. Leggi tutto

Siamo prontissimi a non collaborare con Monti

di Matteo Pucciarelli - 06.02.13Ma un po’ di dignità, perdio! Ma che teatrino è? Ma dove si sono mai visti due candidati avversari alle elezioni che si scambiano cotante smancerie prima del voto? Bersani e Monti, una coppia di fatto. Resta solo da capire perché il professore non ha fatto le primarie. «Aiuto Pierluigi ma lui non ricambia», si lamenta un po’ offeso l’algido tecnico su Repubblica. «Siamo prontissimi a collaborare con Monti», si fa perdonare l’adone di Bettola. In mezzo ci siamo noi elettori di sinistra. Ci hanno assicurato che i tecnici erano una parentesi dolorosa ma necessaria, i più gaudenti non avevano dubbi (vedi Stefano Fassina) e spiegavano ciò che tutti sanno: Monti è la destra, autorevole ed educata, ma la destra. I neoliberisti. I colpevoli della crisi, come spiega benissimo Luciano Gallino. E bisognava svoltare, tornare a una sana e massiccia dose di “moderato” (non sia mai…) keynesismo, investimenti pubblici e lavoro, lavoro, lavoro. Leggi tutto

Landini non fa sconti a nessuno

di Giorgio Ponziano - 06.02.13Maurizio Landini, segretario della Fiom Cgil, entra a gamba tesa nella campagna elettorale. Punta il dito contro Mario Monti, ma anche contro Beppe Grillo e Pierluigi Bersani. Se li dovranno scordare, i tre leader, i voti dei fiommini. Ha il maglione blu su camicia azzurra, come l’avversario Sergio Marchionne. Nell’assemblea emiliana del suo sindacato fa la lista dei politici cattivi e dopo Silvio Berlusconi (ma qui siamo al deja vu) mette Mario Monti: «Le sue proposte», dice, «sono gravi e inaccettabili, in pratica per il mondo del lavoro sarebbe un ritorno all’800. Poi fa sorridere che chi ha guidato il governo cominci a fare promesse, chi gli ha impedito di realizzare quello che adesso propone? Aveva una larga maggioranza che lo sosteneva. Invece niente e adesso eccolo qui a promettere. È un’offesa all’intelligenza degli italiani, non è più il tempo delle promesse». Landini ribadisce che la Fiom non arretrerà d’un centimetro anche se Marchionne (con la complicità di Cisl e Uil) l’ha messa fuori dalle fabbriche. Leggi tutto

Revelli: “Voterò Ingroia ma si è persa l’occasione per rinnovare”

Intervista a Marco Revelli di Giacomo Russo Spena - 06.02.13“Alla fine voterò Rivoluzione Civile. Spero superi il quorum del 4 per cento, sarebbe grave una tale dispersione, e che elegga alla Camera 20 esponenti di cui 10 significativi di un impegno sociale. Persone che non appartengono al ceto dei professionisti della politica”. Il sociologo Marco Revelli ha pochi dubbi su chi sosterrà il 24 e 25 febbraio ma, nello stesso momento, è consapevole che la lista di Ingroia “è un’occasione persa per parlare ad un pubblico più ampio del recinto della sinistra radicale, non è all’altezza della sfida e non rappresenta quella nuova politica di cui ci sarebbe bisogno”. Leggi tutto

Le perle della Melandri

di Roberto Gramiccia - 06.02.13Dopo aver battezzato al MAXXI una delle più brutte mostre nella storia recente dell’arte contemporanea a Roma, quella sul grande e (in questo caso) maltrattato Alighiero Boetti, la neopresidentessa del prestigioso museo, Giovanna Melandri, in breve tempo ci ha concesso una replica. Una seconda gaffe, più grossa della prima, ha punteggiato la sua brevissima carriera di riciclata dalla politica al management museale. Ha fatto scalpore, infatti, la sua decisione, presa alcuni giorni fa, di bloccare la proiezione del lungometraggio “Girlfriend in a coma”, firmato da Bill Emmott, giornalista ex direttore dell’Economist e Annalisa Piras, con la motivazione ribadita ieri in diretta a “Piazza pulita” che: “In un museo finanziato con risorse pubbliche, a dieci giorni dalle elezioni, non ci devono essere né serate berlusconiane, né serate antiberlusconiane”. Leggi tutto

Rimborsate i profitti in bolletta

di Alberto Lucarelli - 06.02.13Il parere del Consiglio di Stato n. 213 del 25 gennaio del 2013 conferma le ragioni dei 27 milioni di italiani che il 12 ed il 13 giugno del 2011 si pronunciarono per l’eliminazione «dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito» quale elemento di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato. Tale, infatti, è il risultato chiaro e netto dell’abrogazione: la tariffa di un bene comune per eccellenza quale l’acqua non può, nell’ordinamento italiano, garantire alcuna remuneratività ai suoi gestori. E ciò, come si ricava dalla sentenza di ammissibilità della Corte costituzionale di quel quesito, non è in contrasto con la Costituzione, come pure si era cercato di sostenere presentando la remuneratività del capitale come necessario elemento dell’attività di impresa. Leggi tutto

Caro Vendola, chi è causa del suo mal, pianga se stesso

di Nicola Melloni (Londra) - 06.02.13Nichi Vendola e SEL stanno un pò scomparendo da questa campagna elettorale, evocati più che altro da Monti come spauracchio per diminuire i voti alla coalizione di centro-sinistra. Pensando a quel che sembrava potesse diventare Vendola 1 anno e mezzo fa, c’è da sorprendersi. Allora SEL vinceva primarie su primarie, candidava sindaci e vinceva le amministrative a Milano, Genova, Cagliari. E di Vendola si parlava come reale candidato alla leadership del centrosinistra. In realtà al grande clamore mediatico e all’innegabile centralità politica non sono mai corrisposti altrettanti voti nelle urne. Leggi tutto

Clini e l’ennesimo scempio ambientale

di Rosa Rinaldi - 06.02.13Dov’è la tanto paventata priorità o emergenza nazionale che spinge il Parlamento a Camere sciolte a frettolose e ravvicinate sedute di Commissione prima del Senato e poi della Camera per autorizzare i cementifici ad incenerire rifiuti attraverso l’approvazione dello “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale”. Dopo aver salvato l’ILVA condannando i cittadini di Taranto, dopo aver prorogato la gestione commissariale dei rifiuti, dopo aver aggravato ulteriormente la tassa sui rifiuti sostituendo TARSU e TIA con la TARES, il governo Monti continua ad elargire regali dannosi agli italiani. Leggi tutto

Risposta alla lettera dei malati di Sla

di Antonio Ingroia - 06.02.13Carissimi amici del “Comitato 16 Novembre”, ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio per l’occasione di riflettere e di rispondervi su un tema così importante. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati, avete portato avanti la vostra battaglia in difesa dei diritti scritti nella nostra Carta, come quello alla salute e all’assistenza, e calpestati in questi anni di malgoverno. La vostra battaglia per ottenere maggiori risorse per la non autosufficienza ha portato dei risultati concreti, costringendo il governo centrale a stanziare prima 100 milioni di euro e poi altri 275 quest’anno.Leggi tutto

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